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Capitolo V.
cas o che gli uffici della Magistratura s i vendessero per danaro e s i
perpetuasse in alcune fam iglie
il
diritto di giudicare.
Cotesti abusi crebbero sotto
il
principato di Carlo Emanuele H,
che pure ostentava un vivo amore per la giu stizia: for se egli credeva
che le per sone invest ite della faco ltà di giudice, sia pure col sistema
de lla simonia politica, trovassero ne lla probità nativa e nelle tradi–
zioni familiari la equanimità nece ssaria al disim pegno del delicato
ufficio.
A tutti qu esti inconvenienti si aggiunga quello gravissimo dei
molti tribunali eccezionali, s pesso fra loro in conflitto per ra gioni di
competenza ; donde procedimenti interminabili e la impunità dei col–
pevoli , cui e ra concesso tutto il tempo di mettersi in salvo dove
volessero. Fioccavano i decreti e gli editti sugger iti più che non da
un principio giu ridico, da fatti e circos tanze particolari , e cresceva a
dismi sura la congerie delle disposizioni spesso discrepanti e contrad–
ditorie, le quali lungi dall'illuminarla, ottenebravano la coscienza dei
magistrati e ne obliteravano il criterio.
Modificazioni notevoli ' e razionali avv ennero negli ordini militari,
. quando, per effett o delle nuove armi da fuoco, si rese necessaria la
costituzione di forti schiere di fanteria, mentre scemava l'importanza
e l'efficienza belli ca della cavalleria feudale.
Già Vittorio Amedeo aveva tolto ai soldati l'uso di abitare nell e
case private, l'adunandoli in apposite caserme fatte costruire a spese
de i Comuni. Il provvedimento, come qu ello che libera va di un carico
non lieve i cittadini, era buono e con feriva altresì a mantenere più
rigida la disciplina e lo s pirito di corpo.
Ma il vanto di · aver e riordinato in unità organiche e salde la
milizia spe tt a a Carlo Emanuele II. A lui è dovuta la costituzione
dei Reggimenti delle
Guardie,
di
Sacoia ,
di
Aosta,
di
Monferrato
e
Pi emonte,
ai quali l'avvenire serbava un a storia grande e gloriosa .
Parlando del reggimento dell e
Guardie,
l'ambasciatore veneto del
tempo così esprime la propria ammiraz ione :
«
È
composto di 'mi lizie
così scelte
e
di .così bella gente che ogni giorno nel montare e cambiare
le gnardie rapisce l'animo
»,
VoJl e il Principe che le unità militari di nuova formazione non
s' infiacch isse ro negli ozii delle guarnigioni e si addestrassero ai ci–
menti e ai peri coli della gue rra ; e perciò fu ben lieto di poter man–
dare i suoi soldati alla difesa di Candia, assalita dai Turchi . Essi si
comporta rono con tale spirito di disciplina e di re sistenza da meri–
tare gli elogi dei Veneziani.