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Capitolo V.
l'es ercito: egli aveva compreso
il
còmpito riserbato alle grosse bocche
da fuoco nelle guerre mod erne. Il Boucheron fuse la gro ssa
campana
di bronzo,
denominata per antonomasia la
Reale,
che fu collocata in
una delle torri del Palazzo Madama, donde venne calata giù con non
lieve dispendio e pericolo, nel 1874, e posta nel Museo Civico. Fuse
an cora il magnifico cervo, che coronava la porta principale della
Venaria e vari cannoni, di cui avrebbe anche inventato una nuova '
foggia.
Anch e Mario Paulelli da Napoli venne invitato a Torino (1668),
come quegli che, al dire di Edoardo Maria Scott i, in un giorno era
capace di fond ere qualsivoglia pezzo d'artigli eria e che oltracciò pos–
sedeva il segreto di far armature capaci di resistere ai colpi di
moschetto e di tal legger ezza che non pesavano più di 25 libbre.
L'anno dopo veniva eletto fonditore generale d'artiglieria Andrea
Bouchet di Aix, stato molti anni innanzi ai servigi di Francia.
Si attribuisce a Carlo Emanuele II la fondazione dell'Arsenale.
Sembra che il primo nucleo di questa grande officina fosse la vecchia
fond eria di armi, che dai caseggiati di piazza Castello, per ordine
del Duca , venne trasferita in un apposito locale nei pressi della Cit–
tad ella (12 maggio 1668).
11. - Negli anni che volsero dal 1630 al 1675 non mancarono i
Sabaudi di limitare qu ell'autorità della Chiesa, ver so la quale lo stesso
Carlo Emanuele I s'e ra mostrato troppo remissivo.
«
Pesa qui più
d'ogni altra cosa
-
scriveva Vittorio Amedeo I al suo ambasciatore
in Roma -
il vedere che l'assi stenza dei Nunzi in questa Corte sia
ridotta pih che altro a censurare
i
diritti e conirooertire
i
privil egi
di questa Casa
».
Ed era proprio così: il Nunzio mon signor Castracane nel 1633,
compiva atti arbit rari o per lo meno esorbitanti dal suo Ministero: '
sott oponeva alla censura Governatori e Prefetti, vietava al fisco
di riscuotere tasse dagli ecclesias tici, non consentiva al Vescovo di
Vercelli di scolparsi dall'accusa che gli era fatta di aver segrete rela-
zioni con gli Spagnoli.
,
Questo pr elato ambizioso e vano pretendeva onori e pri vilegi
superiori al suo grado, talchè una volta si assise ad una funzione
religiosa nello stesso scanno del Duca,
con
grandescandalo deiPrin–
cipi del sa ngue e degli alt ri Ambasciatori; ora rifiutava di con se–
gnare alla giustizia un ladro che aveva cercato asilo in luogo sacro;
ora impugnava l'indulto concesso ai Savoia da Niccolò V.