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'Capitolo VI.
Fig. 82. - Stemma
dei Gouzag à-Nevers.
Fig. 81. - Diritto degli scudi d'argento del Duca Vincenzo.
(Zecca di Casale).
Diventati i Francesi definitivamente padroni di Casale (1), era un
continuo andare e venire di milizie francesi
attra
verso il territorio
piemontese; ormai non pareva possibile rifiutarsi di sottostare a tante
servitù e danni,
dopochè verso
la
Francia e i suoi Re
aveva dimostrato
il
Piemonte tanta
devozione, e dicia–
molo pure tanta
acquiescenza e de–
bolezza.
Luigi XIV dopo
la rottura del ma–
trimonio porto–
ghese, aveva già da un pezzo stabilito quale sarebbe stata la sposa di
Vittorio Amedeo II: sua nipote Anna Maria d'Orleans, figlia del fratello,
e di Enrichetta d'Inghilterra, ultima figlia del
decapitato re.Carlo I, giovinetta d'indole soave,
piena di naturale riserbo e dignità, cresciuta
immacolata come un giglio in mezzo alla Corte
leggera e dissoluta dello zio.
Vittorio Amedeo accettò subito le proposte
nozze (1684) e come vide il ritratto della sua
futura sposa (fig. 83), che la madre gli aveva
collocato nel suo appartamento, scrisse di na–
scosto al Marchese Ferrero Della Marmora
pregandolo di sollecitare il matrimonio.
Sembra invece che la madre tentasse di
ritardare, giacchè era evidente che, divenuto Vittorio Amedeo nipote
di Luigi XIV, avrebbe, senza dubbio, primeggiato, se non nel cuore,
(1) Il Ducato di Mantova e Monferrato, come s'è detto (v. pago 134), dopo la
morte dei fratelli Ferdinando (fig.
81)
e Vincenzo II, era passato nella casa dei
Gonzaga-Nevers (fig. 82). Carlo I, alleato di Francia, ebbe lo Stato assalito dagli
imperiali e fu ridotto in tali condizioni, che spogliato di tutto , dovette vivere
d'imprestiti e affidare la custodia di Mantova ai Veneziani. Suo figlio, Carlo II,
nel
164,<!!
riprese Casale e dieci anni dopo si fece restituire Mantova dai Veneziani,
ma mori presto, vittima delle sue sregolatezze. Ferdinando Carlo, decimo e ultimo .
Duca, nel
168L
vendette segretamente Casale a Luigi XIV, e nella guerra di suc–
cessione di Spagna perdette
il
Ducato di Mantova. Morì povero e senza prole a
Padova (5 luglio 1708).