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. Capitolo VI.
calamitosi della Reggenza, riebbero con la libertà, onori e favori dal
Duca, quando prese a governare direttamente lo Stato.
Sventato
il
pericolo, credeva Maria Giovanna di Nemours nel pros–
simo trionfo del suo disegno e attendeva con trepida speranza che
la flotta portoghese, comandata dal Marchese di Cadoval, affrettasse
il
suo approdo a Nizza, per imbarcarvi 'lo sposo. Nel paese tut–
tavia
serpeggiava
il '
malumore e correvano voci di proteste e di
ribellioni; e
il
Principe non si peritava di ' dichiarare che . non
sarebbe partito.
La madre non faceva caso delle proteste del figlio; ella sapeva
che, dominato com'era dalla soggezione materna, avrebbe finito per
obbedire.
Giunse frattanto la flotta portoghese, nella primavera del 1682, a
Nizza, proprio quando il Principe cadeva ammalato di
febbre terzana,
malattia provvidenziale, se altra ve ne fu mai, che impedì la rovina
di un regno.
.
I medici tosto interrogati si mostrarono perplessi: il primo medico .
di Corte fece una relazione un po' inquietante sullo stato dell'am–
malato; relazione che per mezzo del Cadoval fu spedita a Lisbona.
I pronostici del medico spaventarono la Corte di Lisbona
~
Può darsi.
Forse i Reali di Portogallo seppero che il Principe si acconciava di
contraggenio a quelle nozze e . ne trassero poco lieti auspici per la
futura sorte della loro figliuola. Certo è che
il
Marchese di Cadoval
ricevette l'ordine di tornare a Lisbona con o senza il Principe ·Vit–
torio, e la parola data venne restituita.
Cotesta soluzione ridonò subito la salute al Duca di Savoia; onde
gli storici con mirabile accordo questa volta affermano che la ma–
lattia fosse tutta una commedia più o meno bene recitata.
Il Carutti, più circospetto, così si esprime:
«
Quanto alla sua
malattia non è ben chiaro se fosse ad arte infinta o se vera fosse.
Non è improbabile che
il
turbamento dell'animo, i conforti degli
amici, l'aver aderito ai loro divisamenti e l'ondeggiare fra diversi .
timori e speranze, alterassero la sua salute e che poscia della ma–
lattia si servisse come di ottimo pretesto per svilupparsi da un nodo
che non gli bastava l'animo di troncare a viso aperto
»:
Sciolto il matrimoriio coll'Infanta di Portogallo, ritornato il Prin–
cipe nella primiera salute, dopo lunga dimora a Moncalieri, 1'11 gen-
naio 1685, rientrava a Torino.
.
I Torinesi salutarono 'con acclamazioni festose e significative il
ritorno del loro Sovrano, che si credeva sfuggito ad un doppio peri-