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Capitolo VI. ,
Vittorio Amedeo II, nato a Torino il 14 maggio 1666, aveva sortito
da natura, al pari di suo padre, un a complessi one tanto grac ile e
delicata, che ci vollero tutte le cure più vigili della madre a ten erio '
in vita . I medici e gli occultist i più celebr i d'Europa furono consul–
ta ti, e i ' loro respons i e le loro pr escrizioni scr upolosamente osservate
per salvare qu ella preziosa esis tenza.
Tutto post o in opera : farmachi ed elixir, e perfino l'u so del pan
gl'issino ,
consigliato da un tal Pecchio o Petecchio, medico di Lanz o,
di che
il
gustoso alimento quotidiano
dei Torinesi acquistò maggior credito
e reputazione medi cale.
Le delicatu re in cui visse
il
Prin–
cipe avevano 'ingenerato in lui una tal e
inerzi a, che appena lo stimolo dei
pas–
satempi aveva la forza di vincere.
A qu attordi ci anni, quando la legge
lo faceva maggio renne, era così digiuno
di tutto qu ello che s i riferisce ai pub–
blici negozi, che fu necessitato pr egar
la madre di conse rvare ancora il go-
F ig. 80. - Maria Giovannn Battista
di Nemours.
verno dello Stato, finchè, più maturo
d'anni e d'esperienza, si fosse sentito
in grado di ass umerne il car ico. S'era l'iserbato soltanto la facoltà
di firmare gli att i più importanti della ges tione materna.
Nessuno avrebbe potuto supporre che in qu ella person cina esile,
sparuta e indolente, s i sarebbe
più
tar di svolto uno sp irito for te e ricco
di varie ene rgie
.co rne
quello che an imò il primo Re de l Piemonte.
Intanto Maria Giovann a di Nemours aveva rivolt o la mente a com–
binar e un matrimonio per il suo figliolo , che riu sciss e vantaggioso a
sè
stessa e alla sua passione di governare.
Aveva essa una sorella, reg ina del Portogallo, celebre per strane
vicende, che non è qui il caso di raccon tare. Cost ei aveva un 'unica
figlia, l'infanta Isabella; erede presuntiva del trono, e su di lei si fermò
la sce lta della reggente. Dicono fosse sta to primo ,l'Abate Sallier
della Tor re ad ideare quel pr ogetto ; ma è probab ile che alle du e
sorelle, che si amavano teneramente, fosse sembra to un tal matri–
monio ott imo spediente per riunire le corone di Lu sitania e del
Piemonte sul capo della loro prole.
Codesto progetto piacque certo in modo par ticolare a Madama
Reale, che non volle sapere di altre proposte. Esso le offriva il mezzo