

Maria Cristina e Carlo Emanuele II
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ed altri, su dis egni approvati dal Duca, per cu i Torino anda va assu–
mendo sempre più aspetto
e
grandezza di capita le.
Mentre l'architettura era così favorita dall'ampliarsi ' della Città,
an che le altre alti non erano trascurate, e se esse non fiorirono
molto per opera di artefici piemontesi, furono esercitate da arlisti
venuti di fuori, chiamati e protetti dai Duchi di Savo ia.
Fig. 78. - Torneo in piazz a Castello ai tempi di lIlaria Cris t ina . .
Fra i pittori di qu esto tempo il primo posto spett a a Guglielmo
Caccia, detlo il Moncalvo, di Montabone pr esso Acqui (1570-1625), e
così denominato per la lun ga residenza che fece in quel paese del
Monferrato.
Innumerevoli sono i suoi lavori, sparsi in molte chiese.del Nova–
rese, del Casalasco, del Monferrato e a Chieri. Anche la nostra Pi na–
cote ca . pos siede qualche buon quadro di questo insigne artista.
Egli lavorò frettoloso, e stretto dalle ordinazioni che gli venivano
da ogni parte, si valse dell'aiuto degli scolar i e persino delle sue