

OAPITOLO VI.
Torino eroica.
SOMMARIO: 1. La Reggenza di Giovanna Battista di Nemours. - 2. Vittorio
Amedeo II e la sudd ita nza fra ncese. - 3. Guerra della lega d'Augusta e pace
di Ryswick . - 4. Guer ra per la successione di Spag na : mutamento politico
di .Savoia e nu ova guer ra con Lui gi XIV. - 5. L' assedio di 'I'oriuo , - 6. La
notte del 30 agosto e Pietro Micca. - 7. Maria Bri cco e la sorp resa di Pia–
nezza. -
8.
Vittorio Amedeo,
il
Pri ncipe Eugen io e la battaglia di Torino. –
9. Soddisfacimento dei voti. -
10~
Riforme di Vittorio Amedeo Il. - 11. Vit–
torio Amedeo re di Sicilia, poi di Sardegna e la città di 'l'or ino. - 12. Abdi–
cazione del Re. .
l .
-
Lè vicende che accompagnarono .l'infanzia, la gioventù e la
vecch iaia di Vittorio Amedeo Il hanno, si può dir e, tutta l'attratti va
d'un romanzo. I dissidi con la madre au st era, l'alterna vicenda di
guerre fortunate e di dolorose sconfitt e, durant e la qual e si dimostrò
nei felici eventi moderato, negli infausti indomito e fort e ; l'intrepido
e risoluto contegno serbato cont ro le prepotenze straniere ; i suoi
amori, l'abdicazione, il rammari co del pot ere lasciato e il tentativo
fatto per riafferrarlo ; tutta la vit a infine di qu esto Principe così ricca
di emozioni e di cont radizioni, così curio sa ed int eressante non meno
per lo storico che per lo psicologo, ci offrirebbe mat eria di un lungo
racconto, se pure "l' economia del nostro lavoro non ci obbligasse a
condensare in poche pagine quanto meriterebbe di essere ampia–
mente e con molti particolari narrato.
Alla morte di Carlo Emanuele II ( l675) .un'alt ra donna, Maria
Giovanna Battista di Nemours (fig. 80), prese a diri gere i negozi poli–
tici della monarchia. Il Muratori la dice
«
una delle p iù sagge p rinci–
pesse del suo secolo»
ma in realtà il giudizio del grande storico ita–
liano appare ispirato a soverch ia benevolenza.
Se ' ella non ebbe l'in gegno di Maria Cristina, molto le somigliò
nella brama gelosa del potere. Anche lei, come la sua consanguinea,
per amor di dominio trattò duramente il figlio e lo ten ne lontano,
finch è potè, da ogni pen siero di govern o.