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Torino eroica

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Il toro venne ricollocato al posto suo nel 1713, quando Torino

festeggiò la proclamazione di Vittorio Amedeo II a Re di Sicilia , e

ridiscese dall'aereo . poggio nel 1801, quando la torre venne demolita.

I signori Decurion

Con la solita applicazion

A forz a de corde , e de rod e

Con previdenza e lode

Dero orda de calè el so tor ,

Fait de bronz eut un secol d'o r;

E i bei engeg n per sott

A corrio a die de bei mott;

E mi disia, ch 'alfin de l'hist oria

Bxal to bitu r

cornu ei us i n gloria .

Su questa torre, fatta bersaglio alle arti glierie nemiche, rimasero ,

quasi tutto ·il tempo che durò l'assedio, eroiche vedett e, tr e popolani,

dei quali scriviamo, a titolo d'onore, il nome. Essi furo no Giuseppe

Chiaves, Gaspero Antonio Forte e Pietro Maggia, cui,

pà ogni giorno

d'effettivo servi zio

venne dato un assegno di 30 soldi al giorno .

Magra ricompensa invero a chi aveva espos to

li

vita per la comune

difesa . Se ne accorse la Congregazione municipale e rimediò all'atto

poco generoso assegnando .una gratificazione di 225 lire al primo,

di 132 al secondo, e di 75 al terzo.

Cittadini di ogni ordine e sesso, concordi nel pensiero e nel sen–

timento di salvare la patria dalla rovina est rema, furono ammirevoli

di costanza, di valore, di abnegazione (1). I ricchi, oltre all'opera per–

sonale nelle milizie e nelle magistrature civiche,

dettero

carrozze,

cavalli, case ; le donne, emulando le eroine del memorabil e assedio

di Siena, lavoravano alacremente alle opere di sterro o a far paliz–

zate e scavar trincee, o servivano pietose nelle ambulanze.

«

Sonosi vedute fin le donne, scrive il Tarizzo nel

Ragguaglio,

in

numero di 300 ad occuparsi nello scavare e tragitt ar e sulle spalle

la terra nelle fosse e nei luo ghi più soggett i all'infestamento 'delle

batterie e starsene colà immobili ed intrepide

»,

(1)

La città era tutta en teisa,

Senza gua rdè a speisa,

A procurè el ricover

A quantità de pover

Con de carn, vin e pan

Per

la cassa con coi cari

Ai Iranceis, che se piave spass

A fabrichene 'l lasso

25 - BRAGAGNOLO

e

B ETTAZZI,

Torino nella storia del Piemonte e d'1talia,

voI.

II.