esplora la mappa

La città futura

Le trasformazioni iniziate nell’ultimo decennio del Novecento mettono in gioco una dimensione compiutamente metropolitana dell’area torinese, che necessita di essere morfologica e politica al contempo. All’interno di questo ineludibile processo di “metropolizzazione”, che dovrebbe determinare una riscrittura del costruito evitando nuovi consumi di suolo verso l’esterno, alcuni progetti di grande scala possono venire ad assumere il ruolo di telaio entro cui collocare le singole trasformazioni.

Innanzitutto il Servizio Ferroviario Metropolitano, che sfruttando grazie al Passante i tracciati radiocentrici su ferro innervati su Torino può rappresentare una straordinaria occasione non solo per riconfigurare in maniera più sostenibile la mobilità dell’area metropolitana torinese, ma anche per un profondo ripensamento delle gerarchie e strutturazioni del territorio torinese.

Un secondo progetto-telaio è quello di Corona Verde, che muovendo dai fuochi delle Residenze Sabaude della Corona di Delizie ambisce a costruire un anello ambientale capace di riqualificare e dare senso alle frange e periferie dell’area metropolitana. Un progetto che si unisce a quello di Torino Città d’Acque, che utilizza i quattro fiumi come corridoi ambientali capaci di incrementare la qualità del sistema urbano. Su questi telai e armature si inseriscono i singoli progetti: quello fondamentale della Linea 2 della Metropolitana, con la riqualificazione dei quartieri dell’area nord; il riuso delle immense piastre industriali dismesse poste a sud e a nord della città; le progettualità intorno a corso Marche; l’alta capacità ferroviaria ecc.

In pratica la visione delle tre centralità lineari nord-sud su cui era venuto a costruirsi il Piano regolatore del 1995 – la Spina centrale allungata al Lingotto, corso Marche, il Progetto Po – sembra non bastare più. La visione si implementa allargandosi all’intero territorio metropolitano, e la dimensione dei progetti sembra mettere in gioco uno spazio geografico complessivo in cui rientrano i fiumi, la pianura, la collina e le Alpi.

Antonio De Rossi

Galleria

zoom image

Il progetto del Nuovo Fabbricato Viaggiatori, vista degli interni. © AREP, Silvio D'Ascia, Studio Magnaghi

zoom image

La copertura del nuovo complesso che ospiterà le sedi di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Torino. © Camerana & Partners

zoom image

Vista della corte interna del nuovo complesso che ospiterà le sedi di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell'Università degli Studi di Torino (modello). © Camerana & Partners

zoom image

Il nuovo centro multifunzionale Capitol, una delle principali aree intercettate dal futuro asse plurimodale di corso Marche. © Provincia di Torino con Comune di Torino, Comune di Venaria, Comune di Collegno, Comune di Grugliasco, Gregotti Associati International SRL, SITI Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l'Innovazione

zoom image

Il cantiere della stazione di Porta Susa (particolare, 1). Fotografia di Michele D’Ottavio, 2010. © MuseoTorino.

zoom image

Il progetto del Nuovo Fabbricato Viaggiatori, vista esterna; sullo sfondo, a sinistra, il grattacielo progettato nel medesimo ambito e non ancora realizzato. © AREP, Silvio D'Ascia, Studio Magnaghi

Altri luoghi

zoom image

Corona Verde

Il progetto, connettendo area naturali, rurali e architetture di pregio forma una vera e propria infrastruttura ambientale a scala metropolitana.

zoom image

Torino Città d’Acque

Un progetto che mette a sistema i fiumi torinesi e li connette a scala territoriale guardando all’esperienza delle greenways.

zoom image

Aree Bor.set.to e aree nord a Torino, Laguna Verde a Settimo

Una nuova parte di città si sta configurando nella zona nord-est di Torino, su territori resi strategici dal prolungamento della futura linea 2 della metropolitana fino alla zona Pescarito.