

Torino eroica
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fondo, accresciuto nel
1723
per il dono magnificò del Monarca, il
quale regalava la sua biblioteca privata, ricca di
10.000
volumi.
Queste le prime origini della Biblioteca nazionale.
11.
-
In virtù del trattato di Utrecht, Vittorio Amedeo
II,
il
22
di settembre si era fatto proclamare Re (fig.
103),
e come tale veni va
salutato a ' Torino dai
'
Principi del sangue, dal
clero, dagli alti dignitari
dello Stato e della no–
biltà (1).
Per verità nel corso
della lunga guerra di suc–
cessione di Spagna, come
ha lucidamente dimo–
strato l'amico nostro
prof. Contessa, la Sicilia
aveva più volte attirato
l'attenzione del Principe
Sabaudo, che fra le infi–
nit e combinazioni esco–
gitate per aver qualche
parte nella immensa ere-
dità ,di Carlo
II -di
Spa-
Fig. 103. - Re' Vittorio Amedeo II.
gna, aveva anche consi-
derato in epoche diverse
il
progetto di cambiare tutti i suoi dominii
coi regni di Napoli e Sicilia (2). Lo rit eneva però
l'ultimo dei partiti,
il
partito estremo cui appiglia;'si al peggio andare,
giacchè non poteva
dimenti care le prove così since re di devozione e di fedeltà che i suoi
popoli ,avevano dato continuamente alla sua Casa, nè gli pareva cosa
, onesta barattarli come una mer ce che si cont ra tt a. Tuttavia le vicis–
situdini politi che erano di tal falta che egli crede va opportuno di
tratto in tratto far . note le su e aspirazioni su quelle contrade, sia
per la speranza di poterle aver e come premio della sua neutralità,
sia con la permuta d i Nizza e della Savo ia.
Il trattato d'Utrecl1t, come
s' è
detto, sa ncì senz'altro la, cess ione
della Sicilia a Vittorio Amedeo, che spe rò fra le altre cose. o credette
(1) Fu conia ta . in qu ella circosta nza una medaglia col motto:
Multip licatae
sunt aquae et elevave ru n t arcam
in
s ublime .
(~)Questo
progetto era stato fin dal febbraio del 1699 veutiiato da Lui gi
XIV.