

I regni di Carlo Emanuele III e di Vittorio Amedeo III
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bardia, non mancheranno le occasioni di assettare le cose per
il
meglio,
non essendo un trattato nient'altro che un pezzo di carta che facil–
mente si può lacerare
'» .
Al trattato di Worms, come già dicemmo , risposero le Corti di
Spagna e di Francia col
patto di famiglia,
e la guer ra
SI
riaccese
più aspra e sanguinosa.' "
Carlo Emanuele
avev~
nel frattempo rafforzati i passi alpini
della Seigne, del Pi ccoloS.:Bernardo, del Moncenisio, di Casteldelfino,
,
,
dell'Argentiera, e nella Contea di Nizza, pr esidiati di milizie regolari
e' di truppe di montagna i pae si di Lauthion, Braus e Montalbano ,
nell'intento di arrestare gli invasori e impedire l'in vestimento delle
Piazze forti del Pi emonte.
Ripresa l'offensiva, gli Spagnoli, nell'ottobre del 1743, in num ero
di 30 mila , scesero in ·.Val Varaita e tentarono espugnare le fortifi–
cazioni di Casteldelfino; ma i Sabaudi li respin sero con gravi per–
dite; compensando con qu esta vittoria la dolorosa ritirata dell'anno
precedente. Carlo Emanuele III rientrò a Torino fra le acclamazioni
t rionfali de' suoi sudditi, acc lamazioni che si rinn ovaron o .quando i
cannoni tolti al nemico fecero solenne ingresso in Città inghirlandati
di fiori.
L'anno appresso il Principe Lobkowitz, succeduto nel comando
degli Austriaci al Conte di 'I'raun , trovandosi alla test a di oltr e
30 mila soldati, decise di invad ere
il
Napol etano, invitandovi, con–
forme al patto seg reto, .Carlo Emanuele a prend ervi parte. Oppose
costui che la spedizione richiedeva parecchi mesi per condurla a
compimento, che non era prudenza diminuire le forze del P iemonte,
mentre in Provenza si allestivano nuove forze per invadere i pos–
sessi Sabaudi.
Ma il Lobkowitz, quantunque fosse informato che i Ga llo-Is pani
avevano già occupato la Contea di Nizza, non dette retta ai saggi
cons igli dell 'Ormea e si mosse da solo.
Intanto i Gallo-Ispani col Principe di Conti passavano il Varo
(26 marzo) e per incuria e negligenza del Marchese di Susa, s'impa–
dronivano delle prime trincee del fort e di Montalbano; ma
il
com–
mendatore Cinzano rianimò talmente i soldati, che quando il nemico
tentò di prendere le seconde, venn e respinto con gravissime perdite.
Dopo di che, col favor delle tenebre, i nostri discesero vers o la
spiaggia, e imbarcatisi su navi inglesi, per Oneglia, si misero in sal vo.
L'onore delle armi er a vendicato ; ma perduta era la Cont ea di
Nizza, poichè non andò guari e si arresero
il
castello di Villafranca,