Table of Contents Table of Contents
Previous Page  246 / 300 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 246 / 300 Next Page
Page Background

534

Capitolo VIll .

S' è visto altrove come nell' età comunale si fossero format e le

corpora zioni d'arli e mestieri. Queste duravano an cora ai tempi di

Vittorio Amedeo II, di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III ;

anzi questi Principi, vedendo di buon occhio sorge re una nuova

classe sociale, favorirono in ogni modo

il

primo sorgere delle industrie

e delle arti industriali,

Nel 1790 le Univ ersità delle arti e dei mesti eri nel regno erano 39,

e Torino sola ne aveva 33; ma poich è erano rette da antiche con–

suetudini, si trovavano spesso in conflitt o tra di loro , ed era neces–

sario, a pa eificarle, l'interv ento del Governo. E non sempre le dispo–

sizioni da qu esto emanate riuscivano provvide e salutari all e industrie.

Basti dir e che il Governo vietava di far e una pezza di stoffa più o

meno lunga o larga della misura fissata, sta biliva il numero dei fili,

e le dro ghe per tin gerla, e vietava l'introduzione di panni foresti eri.

Nel 1792 proibì l'u so delle vesti bianche di filo o di cotone e

'quelle di mu ssolina di ventate di mod a, sott o pena di cento lir e di

multa, e dichiarò che la

sola

acqua delle 'I'orrette presso Torino era

buona per la tintura delle lane.

Stando così le cose, qual meraviglia se le principali industrie,

cioè quelle del ferro, dei cuoi e delle pelli, dei guanti, della seta, delle

lan e e del cotone, comincia rono a declinare rapidamente

t

(1),

Da ciò nasceva che il commercio, minacciato per giunta dalla

concorrenza for esti era, non avesse qu ella florid ezza, che avr ebbe

potuto facilmente raggiunge re, Infatti l' esportazione, negli ultimi .

decenni del secolo

XVIlI,

si aggirava intorno ai 37 milioni di lir e, e

l'importazione toccava i 33 milioni, Contribuivano a ostacolare il com–

mercio la scars ità delle vie mal tenute e perfino malsicure e la molti–

plicità dei dazi e dei peda ggi onero si e molesti. Non si era ancora

compreso il principio che il comme rcio, fonte di ricchezza nazionale,

ha bisogno di libertà e di facilità di scambi e di trasporti come di

un elemento necessario a fiorire e prosperare.

lO.

-

Il se ntimento religioso, profondamente radi cato nella

cosc ienza del popolo nei secoli precedenti, sul cade re del sec .

XVIII,

appar e alquanto affievolito, specie nel fervore delle pratiche del culto

(1)

Di

39 fabbrich e di gua nti , a Torino , nel 1725, 6 sole era no aper te nel 178L

Torino era

il

centro dell' industria serica; in provincia vi erano 150 telai che pro–

ducevan o an nua lmen te 842.508

m,

di stoffa. Nel Biellese olt re le manifatture di

lana vi era no 18 fabbri che di cappelli ; l'industria del cotone aveva

il

suo centro

in Chieri.