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La vita e

il

costume torinese sul cadere del

secolo

XVIII

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esterno, per quanto in Piemonte non facessero che scarsa pr esa le

dottrine materialisti che e il razionalismo incredulo, In molt e fami glie

si era abbandonato il costume antico di recital' la pr eghi era prima

e dopo il desinare e la cena; al suono della campana del mezzogiorno

e dell'Ave Maria assai pochi er an qu elli che si toglievano il cappello

e

si facevano il segno della Croc e. Era raro vedere una signora che

al suono della campana faces se fermare la carrozza per recitare

devotamente la preghi era della saluta zione ange lica. Non è a dire

che molti non frequentassero le ch iese; ma vi si dava spesso poco

decoro so spettacolo di mondanità con la pompa degli abiti e lo

sfoggio dei gioielli, e gli zerbinotti non si trattenevano di s bircia r le

ragazze e sussu rra re all e loro or ecchi e fra si ammirative ed appas–

siona te.

« Le processioni per le vie erano frequenti , e vi prendevano parte

nobili e pl ebei, Ministri, e Principi, e Principesse, il Re e la Regina,

FamosaIn Torino era la processione del

Venerdì San to,

L' apriva

una schiera di soldat i pre ceduti dai pifferi delle gua rdie reali ; veniva

dietro loro la stat ua del Beato Amedeo di Savo ia, illuminata da qu attro

ceri, portata sulle spa lle da sei gag liardi uomi ni, e segui ta dai poveri

dell'Osp edale di ca rità con candele accese, vestit i con la divisa di

que sto Pio Istituto. Altri sonatori pr ecedevano la sta tua di un angelo,

portante sopra un ba cile il capo di S, Giovanni Battista, e illuminata

da 4 candelabri sovraccarichi di candele, e da 8 grosse torce. Dietro .

all'Angelo venivano molte coppie di fratelli della Miseri cordia, intram- '

mezzati da 12 gentiluomini vestiti di nero con pennacchio bian co

sul cappello, ciasc u no dei quali recava uno stenda rdo velato a lutto,

Segui vano tutti gli strumen ti della passione di Cristo, posti so pra

canestr i inargentati, coper ti con velo di ga rza nera, portati da sacer–

doti in camice, ber retta e stola , e fi ancheggiati da altri fra telli della

Miseri cordia vestiti di nero e con torce accese. Comp ari va quindi la

Croce con la fascia di lino bian co, accomp agnata da qu attro camilli

con torce.

«

In seg uito veniva il lenzuolo, su l quale era dipinta la Sindone,

portato da tre sace rdoti vestiti con piviale. Numero si se natori e

cantori li seguivano, precedendo la statua di Cristo morto, posta

sopra un ri cco catale tt o e cope rta di fina ga rza bian ca. La portavano

quattro preti vest iti con tonacella, so tt o un grande e magnifico bal–

dac chino, attorn iato da dodici chierici, che con turiboli d'argento

continuamente l'incen savano. Il catalett o era accompagnato da 20 cap–

puccini e da altri fratelli della Misericordia, tutti con torce, Un' alt ra