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Capitolo VIII ,

Fuori delle mura solevano i Torinesi del sec.

XVIII,

pa sseggiare

per i viali ombros i della Cittadella. Erano tre: qu ello di mezzo per

le carrozze, e i laterali per i pedoni (fig. 132):

La passeggiata quot idiana che ogni buon torin ese fa oggi sotto

i

portici di Po , allora si limitava solta nto al porticato di piazza

Cas te llo, dove il mond o elegante si davacon vegno, In qu est o stesso

F ig . 131. - P on te di legn o sul Po (1755).

(Quadro del :Museo Civico d 'Arte

moderna).

lat o della Piazza, du e volte all'anno, si tenevano , sin dal 1685, le

fi ere che detter o il nom e, che i portici conse r vano an che oggidì.

Le maggiori piazze della Città erano sede dei vari mer cati, che

ap pos iti rego lamenti gove rnavano . In piazza Carlina, du e volte la

sett ima na si teneva il mercato del vino ; su qu ella di S, Carlo aveva

luogo il mer cato del gl'ano, del riso, del carbone e della legna. Dinanzi

alla Chiesa di San Giovanni s i poneva quotidianamente in vendita

ogni spec ie di poll ame e di selvaggina, e in piazza delle Erbe, ortaglie

e civaie e ogni sorta di commes tibili. .

L' arco della

Volta rossa,

che già ricordammo. sott o il quale, nei

giorn i ' di mer cato, i Chier esi avevano il privilegio di vendere le loro

derrat e, era sta to abba tt uto per decreto di Vitt orio Amedeo III.