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vita e
il
costume torin ese sul cadere
del
secolo
XVIII
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Fuori della cinta due bo rghi o sobborghi stendevano i loro caseg–
giati : Borgo Dora, detto an che del
Pallone,
e Borgo Po.
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I palazzi - scrive
il
Bianchi - costru tt i nella seconda metà del
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seco lo
XVIII ;
erano st rana men te pomposi, ma non elega nti. Lo sca–
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Ione, ricco di vasi, di ma rmi, di emblemi, era la miglior parte archi–
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tettoni ca. Le sale e le stanze, con abbo ndanza di terr azzini e di
Fig. 132. - Passeg gio della Cittadella coll' elefante condot to a Torino nel 1774: ,
(Quadro del Museo Civico d'Arte modern a).
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finestre, erano a stucchi, a ca rtocci, a -modiglioni, a contrac olonne
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fregiate o ist ori at e. Le par eti delle sale e delle camere signo rili
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erano coperte di stoffe. Dalle par eti pend evano numero si dipi nti ,
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'inquadrati in massiccie cornici dorat e. Grandi camini di marmo col
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paravento dipinto a fi ori o ad a nimali riscald avano qu elle stanze,
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V'erano grandi finestre e gra ndi porte, le une con tende, le altre
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con portiere di seta o di alt ra stoffa. La mobili a non era abbast an za
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comoda, an che nelle stanze, dove la famiglia soleva abitare : cas –
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sett oni intarsiati con tiranti e guerniture d'ottone dorato accanto ai
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muri, stipetti elegantiss imi sui ta volini bislunghi o circolari, specchi
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grandi nelle pareti o infissi sulle cammina te, lampade di crista llo,
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candelabri di bronzo dorato, letti gran di di noce, can apè coperti di
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cusc ini di seta o di velluto o di marrocchino e ricolmi di pium a,
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sedie a bracciuoli, imbottite, bian co dorat e e sui tavoli, sulle
ca rni–
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niere, maioliche e porcellan e e ninnoli della China e del Giappone.
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