

La vita e
il
costu me to rinese sul cadere del secolo
XYIII ,
571
L'abate Giov. Batt. Vasco, giungeva coi suoi studi, forse primo in
Italia, alla concezione della libertà economica, e si faceva sostenitore
della proporzione decimale della moneta ; nell'atto stess o che
il
Cont e
Napione si dichiarava fautore dell'impo sta progressiva, Carlo Denina
nella sua ope ra
«
Impiego delle persone
»
faceva utili e ar dite pr o–
poste d'indole economica e sociale.
Fig . 141. - II sipario dipinto da B. Gallia ri pel T eatro Regio.
Egli proclamava l'obbligo del lavoro per tutti compresi i pr eti e
i frati; consi gliava ai nobili di mett er da parte i vecchi pregiudizi
-di classe e la mollezza del vivere e attende re alla coltivazione dei
propri beni a economia . privata. Consigliava
il
Governo di adoprar e
i soldati in tempo di pace a dissodar terre ni, aprir nuo ve vie, ar gina r
fiumi; di concedere ai veterani e agli invalidi , piuttosto chè assegni
di danaro un tr atto di terra da colt ivare. Chiedeva libertà di parola
pe-r gli scritt ori e istruzione per -tutti , anche per le donne e per il
popolo, e propugnava l'istituzione di scuole di arti e mesti eri.
Il libro di CarloDenina, stampato nel 1777, invece di trovar e
- benevola accoglienza nelle class i dirigenti , ebbe la _più fiera oppo–
sizione del Governo che ordinò che fosse seques t rato e abbruciato ,
e tolse al suo autore la catte dra di eloquenza nella
Un ive rs it à.
Nello stess o modo passava inascoltata la voce del Con le Galiani,
quando nel 1780 consigliava a Vittorio Amedeo qu ella confedera zione