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Capitolo V.

tigliate, dei cartocci, degli svolazzi, di mostri e di chimere; caratteri

decorativi che noi designamo con quel nom e di

Barocco,

che i Por-

toghesi da vano alle perl e irregolari.

.

Questo gusto s i manifesta nelle numerose chiese edificate o restau–

rate da Madama Reale, come la Chie sa e

il

convento di S. Francesco

da Paola (1632); la Chiesa e

il

monastero di Santa .Cristina (1639);

l'altare ' Maggiore e il Presbiterio e la Cappella delle Umiliate nella

Chiesa dei Ss. Martiri; le chiese di S. Salvatore e di Santa Teresa (1642);

qu ella della Madonna del Pilone (1645) cui. è legato

il

seguente rac–

conto (1).

Il 29 aprile del 1644 moveva alla volta del molino che sorgeva

presso, Margherita Molar, per macinare un sacco di grano, e con–

du ceva sec o una' sua figliastra su gli undi ci anni. Passando davanti

ad un

pilone

su cui era dipinta laVergine Annunziata, la pia donna

la salutò con ardente preghiera ed entrò nel mulino. Stava intenta

a veder il grano tramutarsi in farina , quando fu sco ssa da un grido

acutissimo e da un tonfo. La fan ciulla sbadata era scivolata nella

gora e la ruota dèl mulino l'aveva travolta nel giro vorticoso.

Alle grida disperate della madre eran corsi fuori i mugnai, ma

nessuno osava gettars i nella corrente, più del solito impetuosa e

gonfia per la piena del Po . Tutti ormai credevano che la povera bam- .

bina fosse stata inghiottita dai gorghi del fiume, quando trasportata

dalla cor rente in un ba sso fondo , la vedono sorgere in piedi salva

in mezzo alle acque. Gli astanti grida rono ad una voce ;

Miracolo!

Miracolo!

e da quel mom ento l'immagine della Madonna del Pilone

apparve a tutti come miracolosa. A ricordare il fatto prodigioso, per

iniziativa di alcuni fedeli , si raccolsero oblazioni e venne edificata

una Cappella, che la pietà munifi ca di Maria Cri stina trasformò in

una chiesa del più puro carattere secentesco.

Marmi , stucchi, dorature dappertutto: nelle cappelle che si aprono

ai lati, nei pila stri, nelle pareti si prospettano bu sti e s' inquadrano

lapidi laudati ve di artisti e di benefattori; si protendono angeli e

putti in atteggiamenti acrobatici; si profilano fascie, si .agitano veli e

(1) A quest e opere ed ilizie di Madama Real e possiamo ag giungere altre munì–

ficenze sue, come

il

pavimento e la bal austrat a di pietra dell' altar maggiore

nella chiesa dei Gesuiti con doni di prezio se argenterie e apparati ,

il

coro e

l'altar maggiore della chiesa dei Cappuccini, l'altare con balaustrate e pavimento

di pietre, con stucchi alla volta e doni di paramenti, di ar genteria e di ornamenti

sacri alla ch iesa della Madonna degli Angeli e dei P. Riformati di S. Francesco,

gli abb ellimenti alla chi esa del

Corpll.-8 Domini,

ecc. .