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Capitolo V.

Nelle fasce della volta stavano effigiate le armi 'e i genii dei Prin–

cipi e Principesse ,viventi della fami glia reale; ed anche delle due

Principesse maritate al Duca di Parma e all'Elettor di Baviera. I

pittori avevano profusa la loro erudizione mitologica, effigiandovi

tutte le divinità dell'Olimpo senza misura e senza gusto.

«

Una camera - scrive il Cibrario - era destinata alle piante,

e là erano ritra tt e, secondo i miti greci tanto leggiadri, tutte le tra–

sformazioni con cui la pietà degli Dei aveva temperato

.il

dolore o

l'error .dei mortali. Vedeva si la s toria del Berecinzio pino, della

qu ercia Dodon ea,del moro Celso, dell 'Apollineo lauro, della tremula

canna. Sotto la favola di Siringa e del Dio Pane era scritt o :

Chi van eggia in amor vento raccoglie.

Un'altra stanza era destinata a rappresentare le delizie dei fiori.

In mezzo a quelle morbidezze levavasi per ogni lato la parola di

verità:

Cade

il

fior, cade amor, gli sferza

il

tempo .

Spiegavano in altra camera le loro utili pomp e le frutta. In brev e,

ogni stanza era consac rata ad una rappresentazione speciale.

Qua vedevans i i giocondi ricreamenti d'ogni maniera di musica,

là gli esercizi della caccia e della pesca, ed ogni altro esercizio del

corpo, o

il

siba ritico piacer della mensa, e le fonti, e il mare.

E sempre alla scena effigiata, rispondeva un verso:

Eccone alcuni:

Concorde amor fa l' armonia dell 'alme.

Bellezza

è

luce che dal ciel discend e.

Degno

è

il

valor che fra i peri gli ha pregio

» ,

11 palazzo della

Delizia,

così veni va chiamato, era tutto cinto da

boschi e da giardini. Ben 657 piante di faggio Maria Cristina fece

trasportare dalla montagna alta, per trapiantarle nel grandioso parco.

«

Cinque - aggiunge la Gaudenzi - sono i viali , sostenuti da gran

muri, regolarm ente compartiti ed ornati di balaustrati, di bugne e

nicchie con statue che paiono poste, ben chè immobili, a custodire '

laghetti, fiori e frutta. La natura vi ha ben poco di naturale: essa è

tutta rettifi cat a in vist a della società. Fra quei lnnghi viali, su quei

ripiani non si èmai soli; ogni tanto statue bianche appaiono improv-